
Legge 104 - Iccivitella.it
Dal 2026 cambiano detrazioni, bonus anziani e incentivi per disabili: tutte le novità su permessi lavorativi, pensioni, Disability card e agevolazioni fiscali aggiornate.
In vista del 2026, si delineano importanti novità e conferme riguardo alle agevolazioni e bonus per disabili e titolari della Legge 104. Questi strumenti, fondamentali per il sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, saranno accompagnati da un adeguamento normativo e da nuove misure economiche che tengono conto delle esigenze sanitarie, assistenziali, sociali e lavorative di queste categorie. Di seguito, una guida aggiornata e dettagliata sui principali benefici e sgravi fiscali in vigore e in arrivo.
Le agevolazioni principali per disabili e titolari della Legge 104 nel 2026
La Legge 104/1992, cardine per i diritti e l’integrazione delle persone con disabilità in Italia, continua a garantire diverse tutele, sia di carattere lavorativo che economico. Dal 2025, come previsto da un decreto legislativo approvato nel novembre 2023, l’INPS ha assunto un ruolo centrale nella valutazione e certificazione della disabilità, unificando la procedura con l’accertamento dell’invalidità civile tramite una valutazione bio-psico-sociale. Questa innovazione mira a semplificare l’iter burocratico e velocizzare l’accesso ai benefici.
Tra le agevolazioni lavorative più importanti si confermano:
- Permessi lavorativi retribuiti: tre giorni al mese sia per il disabile che per il familiare che lo assiste, senza possibilità di sostituzione con ferie o monetizzazione.
- Congedo straordinario retribuito esclusivo per il caregiver che assiste il titolare della Legge 104.
- Esclusione dal lavoro notturno e diritto al trasferimento in altra sede lavorativa più vicina all’abitazione, per entrambi.
- Accesso al collocamento mirato per facilitare l’inserimento lavorativo dei disabili.
Sul piano fiscale e contributivo, sono confermate le detrazioni per spese sanitarie e assistenziali specifiche, con la possibilità di dedurre integralmente dal reddito le spese sostenute da invalidi con grave e permanente menomazione, inclusi i titolari della Legge 104, gli invalidi al 100%, e i grandi invalidi di guerra.

Nel 2025 resta attivo il Bonus Barriere Architettoniche con una detrazione fiscale al 75% sulle spese sostenute per interventi volti a migliorare l’accessibilità degli edifici, come l’installazione di ascensori, servoscala, rampe e piattaforme elevatrici. Tuttavia, a partire dal 2026, salvo ulteriori interventi legislativi, questa agevolazione subirà una drastica riduzione: la detrazione scenderà al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le seconde case, comportando una significativa perdita di beneficio per chi necessita di eliminare le barriere.
Per quanto riguarda l’acquisto di veicoli, le persone con disabilità motoria, sensoriale o psichica possono usufruire di:
- Detrazione Irpef del 19% fino a un valore massimo di 18.075,99 euro.
- Applicazione dell’IVA agevolata al 4% sia per veicoli nuovi che usati.
- Esenzione dal bollo auto entro certi limiti di cilindrata.
- Esenzione dal pagamento del passaggio di proprietà se il veicolo beneficia dell’IVA agevolata.
Queste misure facilitano la mobilità individuale e l’autonomia, elementi chiave per l’inclusione sociale e lavorativa.
Dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2026, è in vigore il Bonus Anziani da 850 euro, introdotto dal Decreto Legislativo n. 29/2024. Si tratta di un assegno universale dedicato a persone over 80 con bisogno assistenziale gravissimo, in aggiunta all’indennità di accompagnamento (pari a circa 532 euro mensili). La somma complessiva può superare i 1.300 euro mensili e si può utilizzare esclusivamente per pagare servizi di assistenza domiciliare professionale o per retribuire badanti con regolare contratto.
I requisiti fondamentali per accedere a questo bonus sono:
- Età pari o superiore a 80 anni.
- Certificazione ufficiale di bisogno assistenziale gravissimo rilasciata dall’INPS.
- Essere titolari dell’indennità di accompagnamento.
- ISEE sociosanitario inferiore a 6.000 euro.
Il bonus è strettamente vincolato all’assistenza domiciliare e non è esteso agli anziani residenti in RSA o strutture residenziali.
Parallelamente, l’Assegno di Inclusione continua a garantire un sostegno economico alle famiglie con componenti disabili e con ISEE non superiore a 9.360 euro, rivolto in particolare a minori, disabili e over 60. Anche l’assegno unico per i figli prevede maggiorazioni per disabili, con importi variabili in base alla gravità e all’età.
Le pensioni e le prestazioni per invalidi civili si confermano articolate in base al grado di invalidità:
- Con almeno il 67% di invalidità si può richiedere l’assegno ordinario di invalidità, con almeno 5 anni di contributi.
- Con il 74% si accede all’Ape sociale, alla quota 41 per lavoratori precoci e all’Opzione Donna.
- Con l’80% è possibile richiedere la pensione di vecchiaia anticipata per invalidi (con 20 anni di contributi), con requisiti di età leggermente inferiori rispetto alla norma.
Inoltre, per invalidi con almeno il 75% di invalidità è riconosciuta una maggiorazione contributiva, che accredita due mesi di contributi per ogni anno lavorato, fino a un massimo di cinque anni aggiuntivi.
Tra le prestazioni economiche più rilevanti figurano:
- L’assegno mensile di invalidità (circa 336 euro mensili) per invalidi civili dal 74% al 99%.
- L’indennità di accompagnamento (oltre 542 euro mensili) per persone che necessitano di assistenza continua.
- La pensione di invalidità totale (circa 336 euro con possibili maggiorazioni fino a 747 euro).
- Il Bonus Anziani da 850 euro mensili, già citato.
Come tutte le prestazioni INPS, anche queste saranno adeguate all’inflazione con l’inizio del 2026.