
Pensione anticipata per gli sportivi - iccivitella.it
Se fai sport vai in Pensione prima: lo sconto INPS che pochi conoscono. Scopriamo nel dettaglio cosa dice la normativa.
Per chi ha dedicato la propria vita allo sport professionistico, esiste una significativa agevolazione previdenziale che consente di andare in pensione prima rispetto agli altri lavoratori. L’INPS, con la circolare n. 127/2025, ha ribadito come la normativa vigente preveda un meccanismo di riduzione dell’età pensionabile proporzionale agli anni di attività sportiva effettivamente svolta. Questa misura, ancora poco conosciuta, permette agli sportivi di anticipare il pensionamento anche di cinque anni, valorizzando così il percorso lavorativo intrapreso nel settore sportivo.
Lo sconto contributivo per gli sportivi: come funziona
Il sistema prevede una riduzione di un anno sull’età pensionabile per ogni quattro anni di attività riconosciuti come lavoro sportivo. Questo significa che un atleta con una carriera di almeno 20 anni può accedere alla pensione di vecchiaia a 62 anni invece che a 67.
In alternativa, per chi ha maturato un assegno pensionistico minimo di 1.616 euro mensili, è possibile usufruire della pensione anticipata a partire da 59 anni, in luogo dei 64 previsti per gli altri lavoratori. Questa agevolazione rappresenta un importante vantaggio per gli sportivi, poiché permette di pianificare il ritiro dal lavoro con un anticipo significativo, tenendo conto della specificità e dell’intensità della carriera sportiva.

La recente riforma dello sport ha introdotto una definizione chiara di “lavoratore sportivo”, stabilendo l’obbligo di iscrizione al Fondo pensione sportivi professionisti gestito dall’INPS. Il fondo copre una vasta platea di soggetti, includendo atleti con contratto subordinato, lavoratori autonomi, collaboratori coordinati e continuativi, nonché coloro che operano nel settore dilettantistico con un regolare contratto.
Questi lavoratori possono sommare i contributi versati nel Fondo sportivo con quelli accumulati in altre gestioni previdenziali INPS, ottimizzando così il calcolo dell’anzianità contributiva complessiva.
Chi era già iscritto al Fondo pensione sportivi prima del 1996 segue le regole ordinarie, cioè può accedere alla pensione con almeno 20 anni di contributi. Per i nuovi iscritti le possibilità di anticipo sono più favorevoli: è possibile uscire dal lavoro a 64 anni con 20 anni di contributi e un assegno non inferiore a 1.610 euro, oppure a 63 anni con una pensione più elevata, o infine a 67 anni con un trattamento pari ad almeno una volta e mezzo l’assegno sociale.
Un’opportunità previdenziale poco valorizzata
Nonostante il beneficio sia di notevole entità, lo sconto contributivo massimo di cinque anni resta un’opportunità ancora poco diffusa nel mondo sportivo e tra il grande pubblico. Questa misura consente di trasformare la passione e l’impegno nello sport in un vantaggio concreto anche sotto il profilo previdenziale.
Gli atleti professionisti, quindi, oltre a godere di una carriera caratterizzata da sacrifici e impegno, possono contare su un traguardo pensionistico anticipato, che riconosce il valore del loro contributo lavorativo in una disciplina che spesso richiede sforzi fisici e psicologici intensi e prolungati nel tempo.
L’attenzione dell’INPS verso il settore sportivo continua a crescere, con l’obiettivo di garantire tutele più adeguate e riconoscimenti proporzionati alla specificità del lavoro sportivo, confermando così l’importanza di questa categoria all’interno del sistema previdenziale italiano.